L’AQUILA – “Non ci sarà nessun regalo di Pasqua per il personale della sanità della provincia dell’Aquila perché la Asl non ha ancora provveduto alle stabilizzazioni del personale. Basta con le attese, si passi subito ai fatti”.
Lo affermano il segretario provinciale di Uil Fpl Antonio Ginnetti, il responsabile Sanità Gianfranco Giorgi, il componente di segreteria provinciale Claudio Incorvati e il segretario provinciale di Fsi Salvatore Placidi, nel prendere atto che l’azienda sanitaria aquilana è il fanalino di coda in Regione per la stabilizzazione dei precari. “Nonostante la legge Madia, la cronica e sempre crescente carenza di personale e le promesse fatte alla Uil Fpl, non sono state ancora attivate le procedure di stabilizzazione, mentre nelle realtà vicine si preparano già a stabilizzare coloro che hanno lavorato durante la pandemia rispondendo ad avvisi pubblici dedicati – precisano – Riteniamo che sia una grave mancanza di rispetto nei confronti di quei lavoratori che da molti anni prestano il loro servizio nell’azienda che, nonostante tutto, hanno scelto di restare ma che oggi si sentono penalizzati guardando ai propri colleghi di Teramo, Pescara e Chieti. Se continua ad essere necessario il rinnovo del loro contratto di lavoro è perché evidentemente l’azienda ne ha davvero bisogno, perciò ci risulta incomprensibile l’atteggiamento che la dirigenza sta utilizzando nei confronti di questi lavoratori che hanno maturato una grandissima professionalità”.
Nell’incontro che la Uil Fpl ha avuto con il manager Ferdinando Romano lo scorso 26 marzo, il sindacato aveva avuto rassicurazioni al riguardo, ma le promesse sono state disattese almeno finora. “Per coloro che sono assunti a tempo indeterminato non va molto meglio – sottolineano – Per i dipendenti che ne hanno diritto non sono state ancora concluse infatti le procedure di assegnazione della fascia economica di progressione così come non sono stati ancora definiti gli incarichi di funzione. Si tratta di procedure ordinarie e non straordinarie, di diritti del lavoratore che mai devono essere messi in secondo piano.
Ad ulteriore nocumento denunciamo la mancata assegnazione delle premialità che, a fronte di contratti mai rinnovati con conseguenti stipendi sempre più magri, sono l’unica boccata di ossigeno che un dipendente della sanità riceve. Un ulteriore ritardo nella assegnazione delle premialità si traduce in un ulteriore schiaffo pratico e morale al lavoratore”. Ginnetti, Giorgi, Incorvati e Placidi specificano inoltre che la Asl “è ancora inadempiente per quanto riguarda la nomina del responsabile del Saps, cioè di quel dirigente deputato alla organizzazione delle risorse umane facenti capo al comparto. Una mancanza di attenzione nei confronti dei dipendenti che, pur essendo i più numerosi tra i professionisti sanitari, non possono avvalersi di un dirigente che si occupi dei loro problemi.
La Uil Fpl, dunque, non ha più intenzione di attendere, nel rispetto di coloro, eroi soltanto sulla carta, che ogni giorno, ogni notte, ogni festività, assicurano la loro presenza al servizio degli altri, ma soprattutto al servizio di una azienda che non li rispetta fino in fondo. Alla dirigenza quindi chiediamo uno sforzo perché tutti i diritti elencati possano essere riconsegnati ai lavoratori al più presto”.